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mercoledì 20 ottobre 2010

Citroen C4: fedele compagna di Loeb nel mondiale Wrc…………………e di tante famiglie…..

Citroen C4: fedele compagna di Loeb nel mondiale Wrc…………………e di tante famiglie…..






Storia:
La C4 nacque nel 2004 per sostituire la Xsara e riportare una decisa ventata di anticonformismo nella gamma Citroën, che negli anni novanta aveva portato in listino ottimi modelli, ma dalle linee troppo convenzionali. La Citroën era infatti famosa nei decenni addietro per i suoi modelli anticonformisti ed addirittura rivoluzionari in certi casi (DS, 2CV, CX, ecc.), pertanto, dopo i primi segnali di un ritorno al passato, la Casa francese si preparò a sferrare il colpo al mercato delle medio-basse, un compito difficile, vista l'egemonia pluridecennale della Golf nel mercato europeo.

Prima serie:
Debutto:
Per far fronte a questa difficile fetta di mercato, la Citroën lanciò la C4, una vettura dal design completamente inedito e dal forte impatto visivo. Disegnata da un'equipe che annoverava tra gli altri i vulcanici Donato Coco e Jean Pierre Ploué, la C4 fu indicata dalla stampa come l'auto che segnò un netto ritorno della Casa francese ad uno stile fuori dal coro. Il nome della vettura riprende quello di un modello prodotto dalla Citroën tra il 1928 ed il 1934, denominato appunto C4.
Estetica:
La linea della C4 è sicuramente una delle più originali del periodo e sicuramente la più originale dall'epoca della CX. Mentre le concorrenti sfornano modelli sempre più freschi, ma dalle impostazioni tutto sommato riconducibili a criteri convenzionali (rimangono in ogni caso delle ottime auto anche dal punto di vista stilistico), la C4 esce dal coro e dalla massa con una vettura i cui caratteri si lasciavano presagire già nelle due vetture che l'hanno immediatamente preceduta, ossia la C2 e la C3. Realizzata sulla base del pianale della cugina, la Peugeot 307, la C4 fu resa disponibile subito in due varianti di carrozzeria: berlina a 5 porte e coupé hatchback a tre porte. La parte anteriore è comune ad entrambe le versioni, con quei fari dal design molto ricercato che ricordano un po' le contemporanee BMW Serie 5 e quella calandra formata praticamente dai prolungamenti dello stemma centrale. La parte più caratterizzante è invece la zona del padiglione: la berlina è molto più arrotondata e dolce nelle forme, mentre la coupé è decisamente spigolosa, con un lunotto diviso in due parti e i fari posteriori anch'essi dal design piuttosto ardito, che per la verità hanno un design simile a quelli della berlina, ma che sulla coupé accentuano la spigolosità del padiglione. Il lunotto della versione coupé, decisamente anticonformista, ricorda quello delle vecchieHonda CRX d'inizio anni novanta e quello delle ultime Mazda 323 a tre porte, non commercializzate in Italia. Da queste due versioni rimane maggiormente distaccata la C4 Picasso, che riprende la calandra delle versioni berlina e coupé, ma il taglio dei fari anteriori è diverso, sempre un misto di spigoli e curve, forse meno ardito, ma sicuramente ancora particolare. Invece, i fari posteriori riprendono il design di quelli della berlina, ma adattati alla diversa conformazione del corpo vettura. Internamente si ha un ritorno al passato, con il tachimetro a tamburo come sulle GSA e un sistema di comandi al volante che ricorda il PRN della Citroën Visa. Ancor diversa è la C4 Picasso a 5 posti: frontalmente riprende la versione a 7 posti, ma posteriormente è caratterizzata da un padiglione tagliato che conferisce un piglio sportiveggiante alla carrozzeria: i fari posteriori ricordano vagamente quelli delle contemporanee Audi A6.A settembre 2008 uscira' un restyling,il frontale: Presa d aria maggiorata; Interni: il contagiri sara' inserito nella console centrale.
Meccanica:
La C4 è disponibile con motorizzazioni leggermente diverse, a seconda che si tratti della berlina o della coupé. Nel primo caso le motorizzazioni sono le seguenti:
§                     1360 cc a benzina (TU3) da 88 CV e 182 km/h di velocità massima;
§                     1587 cc a benzina (TU5) da 109 CV e 194 km/h di velocità massima;
§                     1598 cc (Prince) da 150 CV e 212 km/h di velocità massima;
§                     1997 cc a benzina (EW10) da 140 CV e 206 km/h di velocità massima;
§                     1560 cc turbodiesel common rail (DV6) da 90 CV e 180 km/h di velocità massima;
§                     1560 cc turbodiesel common rail (DV6) da 109 CV e 192 km/h di velocità massima;
§                     1997 cc turbodiesel common rail (DW10) da 136 CV e 207 km/h di velocità massima.
Per quanto riguarda la versione coupé, invece, è disponibile anche una versione più spinta, dotata di un 2 litri a benzina aspirato da 177 CV (sempre della famiglia EW). Tutti i motori sono con distribuzione a 4 valvole per cilindro. La trasmissione avviene tramite cambiomanuale, ma esistono alcune versioni (1.6 e 2.0 berlina e 1.6 coupé) che sono fornibili con il cambio automatico di serie. Per quanto riguarda l'inquinamento, tutte le versioni a gasolio tranne il 1.6 da 90 CV sono dotate di filtro antiparticolato.
La C4 Picasso prevede invece una gamma di motori che sul fronte benzina è costituita dal 1.8 da 125 CV e dal 2.0 da 140. Per quanto riguarda le motorizzazioni a gasolio, invece, sono disponibili il 1.6 HDi da 1560 cc e 109 CV, e il 2.0 HDi da 136 CV. Su alcune versioni è previsto un cambio robotizzato a 6 marce
Sicurezza:
La C4 è un'auto ricca di dispositivi elettronici di sicurezza. A parte l'ABS, che oramai negli anni duemila è di serie su quasi tutte le auto, abbiamo anche l'ESP (controllo elettronico della stabilità) per il controllo della stabilità e l'LDW (Lane Departure Warning System), un sistema che avvisa se la vettura sta oltrepassando la linea di mezzeria, un sistema ideato per evitare i princìpi di colpi di sonno.
Evoluzione:
nsignita del premio World Car Design nel 2006, la C4 si conferma come la vettura del segmento C dal design più originale.
Alla fine del 2008 le C4 berlina e coupé vengono sottoposte ad un live restyling estetico che coinvolge prima di tutto il frontale, che stavolta sfoggia una "bocca" di maggiori dimensioni. Lievi aggiornamenti ci sono stati anche nella coda. Il restyling è stato l'occasione per altre novità. Dal punto di vista meccanico si ha l'arrivo del 1.6 Prince sovralimentato, già montato sulle Peugeot 207 e 308 e sulle Mini. Notevolmente migliorato anche il confort di marcia e rivisto il listino, più semplificato e con la berlina e la coupé offerte allo stesso prezzo.
La C4 è prodotta anche in Cina in versione tre volumi con il nome di C-Triomphe.
Seconda serie:
Al Salone di Parigi del 2010, oltre alla C4 Picasso restyling debutta la seconda generazione della C4 berlina. Rispetto al modello uscente, la nuova media della Casa francese propone linee più sobrie e meno eccentriche, ma senza per questo risultare banali. L'obiettivo, in un mondo ancora dominato dalla crisi nel settore automotive (sebbene la Citroën abbia registrato un trend positivo nelle vendite) è quello di riuscire gradita ad una clientela più vasta e contrastare quindi più efficacemente la sempre agguerrita concorrenza, composta tra l'altro anche da altre new entry come la nuova generazione della Ford Focus. La seconda generazione della C4 viene proposta come berlina a 5 porte e non come coupé, visti gli scarsi esiti commerciali della tre porte basata sulla prima serie.
La gamma motoristica comprende tre motori a benzina e quattro diesel:
§                     1.4 VTi: 1397 cm3, 95 CV di potenza massima;
§                     1.6 VTi: 1598 cm3, 120 CV;
§                     1.6 THP: 1598 cm3 turbo, 155 CV;
§                     1.6 HDi: 1560 cm3, 90 CV;
§                     1.6 HDi 16v: 1560 cm3, 110 CV;
§                     1.6 e-HDi 16v: 1560 cm3, 110 CV con Start&Stop;
§                     2.0 HDi 16v: 1997 cm3, 150 CV.
Il motore e-HDi, al suo debutto assoluto sulla C4 (ed in contemporanea sulla C4 Picasso basata sulla prima serie) è accoppiato ad un cambio robotizzato a 6 rapporti. Le altre motorizzazioni sono previste con un cambio manuale a 6 marce.
Rally:
Nel 2006 viene presentata a Parigi la nuova Citroen C4 WRC, l’auto che deve sostituire la validissima e plurivittoriosa Xsara, e anche l’auto del ritorno della casa Francese come ufficiale nel Mondiale 2007. La vettura è figlia della Concept C4 Sport ma rispetto ad essa presenta differenze ed evoluzioni in quanto la Concept era un esercizio, quindi non rispondeva completamente ai regolamenti di una WRC, la vettura è dunque passata pienamente nelle mani di Citroen Sport. Tra le differenze il tetto ora metallico e non in vetro, diversi parafanghi sia anteriori che posteriori, diversi spoiler tutto chiaramente modificato ed evoluto con i dati della galleria del vento. Adesso la linea di sviluppo procederà prima nella ricerca dell’affidabilità e poi delle prestazioni, il punto di riferimento con cui confrontarsi resta la Xsara, di cui anche nel guadagno prestazionale bisognerà mantenere la guidabilità e facilità di adattamento ad ogni tipo di terreno. La meccanica è una logica evoluzione di quella della Xsara, ma è interessante notare come la vettura sia più lunga, supera i 4,20m, ed è più larga 1800mm, aumentando dunque l’impronta a terra a favore teoricamente della stabilità.  La C4 versione Wrc inizia la sua carriera nel 2007 al rally di Montecarlo e subito non fa rimpiangere la xsara perchè un ancora convalescente loeb rientra dopo 4 mesi e fa subito centro con la nuova vettura.Il 21 gennaio 2007,Sébastien Loeb torna in gara nel Mondiale e subito vince il Rally di Montecarlo guidando la nuova Citroën C4. Questa nuova vittoria rappresenta la quarta in terra monegasca, alla pari di Munari, Rohrl e Makinen, e la ventinovesima in carriera. Successivamente conquista altre sei prove del Mondiale, in Messico, Portogallo, Argentina, Germania, Spagna e Corsica che lo lasciano però al secondo posto in classifica, dietro Marcus Grönholm. Ma alla penultima tappa del Mondiale, Loeb, dopo un ritiro nel Rally del Giappone, conquista i 10 punti in Irlanda e sorpassa Grönholm, ritiratosi sia in terra nipponica sia in Irlanda, in vetta alla classifica. Dopo l'ultima gara del campionato Loeb vince il suo 4º titolo mondiale.Il 27 gennaio 2008 torna a vincere il Rally di Montecarlo, sempre alla guida della Citroën C4, diventando così il primo pilota ad essersi affermato nella prestigiosa gara per cinque volte. Con dieci vittorie (Montecarlo, Messico, Argentina, Italia, Grecia, Finlandia, Germania, Nuova Zelanda, Catalogna e Corsica), contro le tre del principale rivale Hirvonen, Loeb, concludendo in terza posizione la tappa nipponica del mondiale, si laurea aritmeticamente Campione del Mondo per la 5ª volta consecutiva, con una gara di anticipo. Con questa vittoria diventa il rallysta più titolato di sempre, superando Juha Kankkunen e Tommi Mäkinen, entrambi 4 volte campioni del mondo. Il 7 dicembre 2008 vince il Rally di Gran Bretagna, unica prova del campionato mondiale nella quale non si era ancora affermato in carriera, stabilendo contemporaneamente il record di 11 gare vinte nella stessa stagione.L'avvio della stagione 2009 è perentorio, collezionando cinque vittorie in altrettante gare; Irlanda, Norvegia (l'unico appuntamento del mondiale in cui non aveva ancora primeggiato), Cipro, Portogallo ed Argentina. Il 24 ottobre 2009 vince in Galles il suo settimo rally stagionale laureandosi campione del mondo piloti per la sesta volta consecutiva, con un punto in più rispetto a Mikko Hirvonen.Altrettanto perentorio è il suo cammino nel mondiale 2010 in cui, con sei successi parziali, dopo la prova in Francia, il 3 ottobre si laurea campione del mondo, per la settima volta consecutiva, nonostante rimangano due rally ancora da disputare.In totale le sue vittorie mondiali sono finora 60, così suddivise: 1 nel 2002, 3 nel 2003, 6 nel 2004, 10 nel 2005, 8 nel 2006, 8 nel 2007, 11 nel 2008, 7 nel 2009, 6 nel 2010. Loeb ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi alla fine del Campionato del mondo rally 2011 alla guida della Citroën DS3 Wrc.


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